Thursday, October 9, 2008

Le possibilità di marketing locale offerte dalla "Rete Globale" e dal web 2.0: un caso pratico di applicazione, una palestra (parte seconda).

Un paio di giorni fa ho iniziato questa riflessione sull’uso della rete anche nel marketing di attività con un profilo fortemente localizzato, quale una medio piccola palestra, descrivendo lo scenario complessivo e le attese. Oggi mi piacerebbe darvi un’idea dei mezzi ultizzati.


Website Istituzionale o Blog

Il primo passaggio obbligato è stata la costruzione della presenza web dell’associazione fin li mancante. Un anno fa circa, la prima valutazione che mi sono ritrovato a fare è stata quella se allestire un classico sito web o un blog. Da una parte la limitata disponibilità di tempo personale per la realizzazione, dall’altra la mancanza di una persona, in quel momento, in grado di provvedere alla gestione quotidiana di un blog, mi ha fatto propendere per la prima soluzione, utilizzando però uno schema poco rigido per i contenuti, in maniera tale da predispormi già a diventare un blog interattivo.

Il risultato è stato un sito che non è solo una vetrina di servizi ma un sito di comunicazione vera e propria, una prima bacheca virtuale di quella community che intendevamo costruire.


I social Network

Il secondo passo è stato quello di cominciare a frequentare i social network (come palestra!) ed utilizzare questi luoghi come luogo di dissemination. Naturalmente anche questo task è stato realizzato sottraendo tempo al mio tempo extra lavorativo e quindi non ancora realizzato con la dovuta continuità. Ovviamente, visto il carattere assolutamente locale dell’associazione, ho concentrato gli sforzi su SN a forte caratterizzazione “milanese” come Viadeo e Codice Internet o cercando di entrare in contatto su network internazionali, come Myspace, soprattutto (ma non solo) con persone residenti a Milano. Come ho già detto questa attività può dare sicuramente ancor più frutti, se realizzata da una persona specializzata del settore, in grado di partecipare, meglio di me, alle discussioni e soprattutto con più tempo a disposizione. Il mio obiettivo attuale è quindi di formare alcune persone, coinvolte nell’organizzazione della associazione, al fine di “coprire” meglio questi canali.

Metodologia di Comunicazione

Abbiamo poi cercato di comunicare con le modalità proprie della attuale generazione web, ovvero utilizzando molto i supporti multimediali. YouTube ci ha permesso di rendere pubblici alcuni video delle nostre attività e l’iniziativa ha riscontrato un discreto successo. In particolare i video della boxe, sfruttando probabilmente un trend positivo in atto nel fitness, hanno riscosso un notevole successo. Direi che tra gli strumenti di comunicazione con l’esterno i video si sono dimostrati i più apprezzati in assoluto.

Unico limite è la difficoltà di capire bene quanto sia localizzata la fruizione dei video, ma in ogni caso diversi riscontri sono venuti proprio da coloro che ci hanno fisicamente contattato, molti dei quali avevano visto già in cosa consistevano i corsi ed anche la personalizzazione degli stessi ha avuto il suo effetto... molti entravano in palestra e riconoscevano già l’istruttore che tiene i corsi.

Questo era ovviamente uno degli obiettivi che ci eravamo proposti, come ho detto, creare un legame che rendesse più friendly il primo approccio diretto.

Inoltre anche la crescente diffusione dei video ad un pubblico che non potrà mai frequentare i nostri corsi, per questione di distanze geografiche, deve essere visto come un effetto positivo, perché da un lato accresce, in ogni caso, la percezione della notorietà e la qualificazione del brand, mentre dall’altro favorisce ovviamente l’accesso in buona posizione nelle query dei risultati dei motori di ricerca.

paragrafi:

> premessa: scenario e strategia
> strumenti: website e social network
> strumenti: contenuti e mezzi tradizionali

> i risultati: incremento di accessi
> i risultati: richieste di informazione ed iscrizioni

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