Wednesday, September 19, 2007

Il web 2.0 visto dall' Italia

Appare oggi inconsueto parlare delle “Ere” di Internet pensando che, a differenza delle evoluzioni geologiche compiutesi in milioni di anni, oggi parliamo di spazi temporali misurabili nell’arco di poche stagioni.

Dopo l’iniziale fase universitaria della Rete, abbiamo vissuto il passaggio alla prima fase commerciale e di diffusione di massa. La contemporanea esplosione delle borse mondiali, della nascita dei broker on line in Italia e della connettività free ad internet ha fatto da traino verso la net economy. E verso la sua implosione...

Già allora emergeva però un doppio aspetto connesso a questa evoluzione, l’aspetto tecnologico, ovvero la disponibilità di servizi, e quello sociale: la visione ludica del “giocare” in Borsa e la padronanza dell’informazione, unica, quella di Borsa appunto, ad arrivare in real time agli utenti finali.

Neppure l’esplosione della “bolla” è stato un freno sufficiente a fermare a questo processo, ma solo un suo adeguato dimensionamento. 2005, 2006 e 2007 hanno visto poi l’affermazione da un lato del Web come veicolo commerciale (crescono i conti on line, le transazioni di borsa sono nella maggior parte on line e c’è l’esplosione di acquisti in alcuni settori specifici) dall’altro la conferma che i due aspetti, che già emergevano con il trading on line, gioco ed informazione, sono due tra i maggiori requisiti dell’attuale era geologica del Web, quella contrassegnata dal suffisso 2.0.

Un fenomeno, quello del Web 2.0 e del Semantic Web, sul quale è ormai un fiorire di iniziative ma anche di commenti sulle principali testate on line e non.

Osserviamo affermarsi i Social Network, (Facebbok, Newsvine, DIGG, MySpace, YouTube, Linkedin, Delicious, Wikipedia, sSmallWord, StumbleUpon, Twitter ecc.) luoghi, al tempo stesso, di incontro e di informazione, informazione quest’ultima che assume una nuova rilevante peculiarità, è “libera”.

Ognuno riesce a scrivere on wire i propri pensieri e scegliere cosa ritiene di voler leggere. Il fenomeno nuovo è il recupero della originale spirito del web, il singolo che si riconosce nella collettività e acquista forza nel riconoscimento reciproco, il trust della comunità.

Dal punta di vista tecnologico questo significa anche la nascita di strumenti più adeguati a supportare la dinamica creatività del web, in primis tutto il movimento Open Source, ma anche AJAX, COMET e i framework di Social Networking.

Purtroppo in Italia risulta sempre difficile far nascere iniziative innovative, come nell’Open Source, dove, pur essendo all’avanguardia nell’utilizzo e nella partecipazione ai grandi progetti, poco ancora si fa per promuoverne nascita e management.

La sfida oggi è nel superamento degli attuali schemi di networking e nella specializzazione della ricerca dell’informazione, dai motori semantici ai sistemi di supporto della conoscenza. Speriamo finalmente che anche qui da noi, oltre all’eccellenza costituita dai tanti bravi ricercatori, si trovi il coraggio e la saggezza per l’investimento in ricerca.

A questo riguardo un pizzico di fiducia ci viene dalla crescente domanda di pubblicità on-line, che porta agli attori di questo mercato nuovi stimoli per la ricerca di strumenti innovativi. Sembra un paradosso... ma ci tocca sperare nella pubblicità!

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